Professore Ordinario di Diritto costituzionale e Giustizia costituzionale presso il Dipartimento di Diritto Pubblico Italiano e Sovranazionale della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano
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T-Essere: "Donne nella scienza: la lunga strada verso la parità"Marilisa D’Amico è attualmente Professore ordinario di Diritto costituzionale presso l’Università degli Studi di Milano (UniMi), nonché Prorettore con delega a Legalità, Trasparenza e Parità di diritti dello stesso ateneo.
Come studiosa di Diritto costituzionale ha da sempre approfondito le tematiche relative ai diritti fondamentali contribuendo a favorire il dibattito scientifico con specifico riguardo ai cd. nuovi diritti in particolare, nelle materie dell’inizio e della fine della vita, della rappresentanza politica femminile, dei diritti civili delle coppie omosessuali.
Fino al 2018, in occasione della nomina quale Prorettore, è stata anche una professionista con decenni di stimata carriera alle spalle, ottenendo importanti e decisivi risultati davanti alla Corte costituzionale italiana e alle Corti sovranazionali per il riconoscimento di questi diritti. È diventata Professore ordinario di Diritto Costituzionale appena dopo avere avuto la prima figlia e in un mondo accademico ancora prevalentemente maschile: da questa esperienza, ha quindi compreso la necessità di utilizzare il proprio lavoro per affermare il diritto delle donne a non essere più costrette a decidere se fare carriera o essere mamme.
In questa prospettiva, più recentemente ha sollecitato nelle sedi preposte una proposta di legge che ha come obiettivo dichiarato il contrasto al maschilismo nei mass media ed è stata responsabile scientifica di corsi di perfezionamento in Pari Opportunità dell’Università Statale di Milano, nell’ultimo anno accademico, in particolare, con specifico riguardo anche alle tematiche della violenza di genere.
Come avvocato si è spesa in prima persona in diverse battaglie civili: tra queste si possono ricordare la dichiarazione di illegittimità della proposta dell’ex Presidente della Regione Lombardia Formigoni di modificare in senso peggiorativo la legge 194 del 1978 sull’interruzione volontaria di gravidanza e la maternità consapevole, nonché alcune decisioni di incostituzionalità della Corte Costituzionale aventi a oggetto della legge 40 del 2004 sulla procreazione medicalmente assistita. Inoltre, prima dell’entrata in vigore della legge Cirinnà che dal 2016 permette anche in Italia la celebrazione delle unioni civili, ha ottenuto una importantissima decisione della Corte costituzionale nel 2010 che ha riconosciuto il rilievo costituzionale delle unioni formate da persone dello stesso sesso e la condanna dell’Italia da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo nel 2015.
Marilisa D’Amico è inoltre stata chiamata nel corso di questi anni a intervenire come relatrice in occasione di numerosissimi eventi di carattere pubblico e convegni scientifici incentrati sui citati temi di interesse e attività scientifica: pari opportunità di accesso ai diritti da parte delle donne, contrasto alla violenza di genere, lotta alle discriminazioni di qualsiasi tipologia, questioni irrisolte legate alla fecondazione assistita, dibattito sul fine vita, unioni civili e matrimonio omosessuale, protezione della legge che da quattro decenni in Italia regola l’aborto contrapponendovi una cultura della maternità come scelta voluta, ricercata e desiderata.