Dipartimento di Conservazione Animali Marini e Public Engagement, Stazione Zoologica Anton Dohrn
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Donne per il biotech, biotech per il futuroDipartimento di Conservazione Animali Marini e Public Engagement, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Nata a Mülheim an der Ruhr, in Germania, il 13 aprile 1973, Sandra Hochscheid ha iniziato i suoi studi in Biologia all’Università di Marburgo, per poi trasferirsi a Kiel per specializzarsi in biologia marina.
Per la sua tesi di laurea trascorre un’estate a Cipro per studiare il comportamento delle tartarughe marine durante il periodo di riproduzione. Grazie alla borsa di studio del German Academic Exchange Service, conseguita nel 1999, prosegue gli studi sulle tartarughe marine con un dottorato presso il Dipartimento di Zoologia dell’Università di Aberdeen in Scozia, e, per la parte pratica, presso l’acquario della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli. Nel corso del suo lavoro di dottorato ha l’opportunità di collaborare anche in ricerche di campo sia a Lambert’s Bay in Sud Africa per uno studio sulla termoregolazione di giovani sule, che a Heron Island in Australia per uno studio sul consumo energetico di tartarughe verdi in natura.
Nel 2001 comincia a lavorare per la Stazione Zoologica Anton Dohrn, specializzandosi nel campo del bio-logging, lo studio del comportamento degli animali in natura attraverso dispositivi elettronici, quali i trasmettitori satellitari. Dedica gran parte del lavoro al salvataggio e la conservazione delle tartarughe marine ferite a causa delle attività antropiche.
Dal 2013 è la responsabile del Centro Ricerche Tartarughe Marine e dal 2015 diventa Membro dell’IUCN – Species Survival Commission – Marine Turtle Specialist Group, per quale viene nominata Regional Vice Chair per il Mediterraneo nel 2016.
Nel 2019 viene premiata dalla Internazionale Scuola Medica Salernitana con il Premio Trotula dedicato alle donne che si sono maggiormente distinte nel campo dell’arte, della cultura e della ricerca È autrice di numerose pubblicazioni internazionali e Editore associato per due riviste scientifiche internazionali.
Tra i suoi interessi di ricerca più recenti troviamo l’impatto del cambiamento climatico sulla distribuzione e sul comportamento delle tartarughe marine.